Lo spazio espositivo del piano terra è dedicato ai reperti archeologici provenienti da Velturno e dalla Val d’Isarco e portati alla luce in diverse campagne di scavo a partire dagli anni ’70 del secolo scorso dall’Ufficio Beni archeologici della Soprintendenza Provinciale ai Beni culturali. La grande vetrina a muro, entrando a sinistra, presenta una scelta di reperti provenienti dalla località Tanzgasse, sede dell’Archeoparc di Velturno (luogo di culto della tarda Età del Rame ed edificio di Età Tardo-romana), dai dintorni della chiesa parrocchiale (insediamento tardo-antico e del primo Medioevo, sepolcro del primo Medioevo) e da altre località. Molti degli oggetti sono stati restaurati ed esposti qui per la prima volta. L’esposizione permanente di reperti provenienti da Velturno viene periodicamente affiancata da mostre temporanee che hanno l’intento d’illustrare lo stato attuale della ricerca e della tutela archeologica in Val d’Isarco. Esse valgono tra l’altro a sottolineare la continuità spaziale e cronologica dell’insediamento umano a partire dalla Preistoria in un territorio, quello solcato appunto dal fiume Isarco, così importante in ogni epoca per i collegamenti tra un versante e l’altro dello spartiacque alpino.